Il calcio nel Sulcis-Iglesiente continua ad avere un ruolo di primo piano nonostante la grave crisi che ha colpito la zona.
Renato Serra, responsabile della Delegazione Provinciale di Carbonia-Iglesias, racconta la situazione attuale della zona, ben conosciuta in quanto ha seguito la Delegazione come collaboratore dalla stagione 1979-80 per poi essere nominato nuovo delegato a partire dalla stagione 1989-90, succedendo ad Aldo Carboni.
– Quali sono i compiti della Delegazione Provinciale FIGC di Carbonia-Iglesias?
La nostra Delegazione opera in ambito periferico su direttive della FIGC – LND Comitato Regionale Sardegna, gestiamo i campionati di competenza che attualmente sono la prima fase della Juniores, gli Allievi e i Giovanissimi Provinciali e le categorie di base Esordienti, Pulcini e Piccoli amici. Periodicamente, in base alle esigenze e alle richieste del territorio, su delega del Comitato Regionale e autorizzati dal Settore Tecnico, organizziamo corsi per istruttori di Scuole Calcio CONI-FIGC e corsi Regionali di abilitazione ad Allenatori di Base. Oltre all’attività di routine organizziamo ogni stagione dei tornei ufficiali: la “COPPA S. BARBARA – TROFEO ALDO CARBONI”, riservata a squadre della categoria Allievi (vedi approfondimento), e la “COPPA CAPODANNO”, riservata invece alla categoria Giovanissimi (vedi approfondimento). Nella corrente stagione sportiva, con l’unificazione dei campionati di Terza e Seconda Categoria, quest’ultima ora organizzata e gestita dal Comitato Regionale, è stata alleggerita la mole di lavoro delle Delegazioni Provinciali, per questo motivo anche la nostra Delegazione potrà dedicarsi con maggiore attenzione al calcio a 5 sia a livello dilettantistico sia a livello giovanile, al calcio femminile, all’attività amatoriale e ai contatti con le scuole per lo sviluppo del calcio giovanile a tutti i livelli.
– Come sta procedendo l’attività?
La grave crisi che imperversa soprattutto nel Sulcis-Iglesiente costringe le società ad affrontare enormi sacrifici per svolgere una regolare attività calcistica, malgrado ciò tutti i campionati e tornei sono stati avviati e si stanno svolgendo con regolarità.
– Quali sono le prospettive future?
La speranza è che si attenui la crisi economica in modo tale che anche le nostre società possano programmare e gestire l’attività calcistica con più tranquillità. In aggiunta si spera, in un prossimo futuro, di poter effettuare un ricambio generazionale che assicuri la continuità anche della stessa Delegazione.
– Ci sono state delle ripercussioni sui tornei dovute alla crisi economica?
Con i tempi che corrono svolgere attività giovanile è diventata, da parte delle nostre società, più che una ricerca di creare campioni un’opera prettamente sociale. Da alcuni anni abbiamo un grosso problema da evidenziare: le nostre società, soprattutto quelle piccole, hanno delle notevoli difficoltà a recarsi a Carloforte per via dei costi dei traghetti Saremar. Andare con una squadra a Carloforte, pur beneficiando dello sconto del 40% riservato alle comitive, costa circa 200 euro; se si considera che numerose squadre, nel corso della stagione sportiva, effettuano più trasferte, il costo-squadra lievita notevolmente. Nella scorsa stagione ci sono state diverse rinunce a gare da parte delle squadre che dovevano fare la trasferta a Carloforte, soprattutto dell’attività di base, che preferivano non presentarsi e pagare una multa meno cara rispetto al prezzo dei traghetti. La rinuncia alle gare da parte delle società potrebbe ripetersi anche nella corrente stagione, con gravi ripercussioni sia di immagine sportiva sia di mortificazione dei giovani atleti che vedono sfumare l’atteso confronto agonistico e sociale. Sarebbe pertanto auspicabile un deciso intervento da parte della Regione Sardegna, almeno per questo pendolarismo sportivo, in modo da renderlo economicamente sostenibile da parte delle società sportive giovanili, aggiornando il prezzo del biglietto a quello dei residenti delle isole minori (Carloforte e La Maddalena).
– Ci sono stati di recente alcuni giocatori provenienti dal Sulcis (nati o cresciuti) che si sono affacciati nel calcio professionistico?
Nel corso degli anni Sessanta e Settanta hanno cominciato l’attività calcistica giovanile nelle squadre sulcitane Giorgio Melis, ex del Cagliari ed ex allenatore del Cagliari Primavera; Pietro Garau, che ha militato diversi anni in Serie C e attualmente è tecnico nelle giovanili del Sant’Antioco Antiochense; Floriano Congiu, Graziano Mannu e altri che hanno militato in squadre partecipanti a diversi campionati di Serie C. Nel recente periodo sono stati tesserati tra i professionisti i vari Andrea Feola (giovanili del Carloforte), Stefano Guberti (giovanili del Villamassargia) e Simone Aresti (giovanili del Narcao).
– Com’è la situazione del calcio a 5 nella vostra provincia?
Nel Sulcis-Iglesiente sono tuttora in attività diverse società di calcio a 5, tra cui la Futsal Glema Iglesias e l’Atletico Sant’Antioco in Serie C1, la South West Sport Portoscuso, il Carloforte, il Gonnesa C5 e il Santadi C5 in Serie C1, la Prov. Europa 2008 Domusnovas e il Sant’Anna Arresi nel campionato giovanile Giovanissimi Provinciali e, per quanto riguarda il calcio femminile, la New Bacu Abis e la Futsal Glema Iglesias nella Serie C femminile. Come già avvenuto in passato auspichiamo di poter organizzare le attività di calcio a 5 anche per quanto riguarda le categorie Allievi e Giovanissimi.
Per seguire le attività della Delegazione Provinciale di Carbonia-Iglesias è possibile accedere al nuovo sito e alla pagina Facebook. Ulteriori informazioni possono essere ottenute tramite i contatti.