È andata in archivio la venticinquesima edizione della “Coppa Capodanno”, manifestazione organizzata dalla Delegazione Provinciale FIGC di Carbonia-Iglesias e riservata alla categoria Giovanissimi. Lo scorso 3 gennaio, allo stadio Comunale di Portoscuso, l’ASD Carbonia si è aggiudicata il trofeo per il quinto anno consecutivo, battendo l’ASD Marco Cullurgioni di Giba con il punteggio di 5-1. L’allenatore della formazione vincitrice, Fabio Piras, racconta l’esperienza fatta durante il torneo e fa un bilancio della stagione della sua squadra.
– Quali sono le sue sensazioni dopo aver conquistato il trofeo?
È il primo anno che alleno questa squadra. Sono contento per i ragazzi perché si sono allenati dai primi di settembre a oggi, certo la parte dura per loro deve ancora arrivare perché ora dobbiamo salvarci nel campionato Élite, dove stiamo andando abbastanza bene. È una squadra molto giovane, l’obiettivo è quello di conquistare la salvezza e continuando così non dovrebbero esserci problemi.
– Come sono state le partite durante il torneo?
In finale siamo passati in vantaggio subito, al primo tempo eravamo sopra 4-0, sulla falsariga delle altre partite. Le altre squadre disputano i campionati provinciali o regionali, noi abbiamo un’intensità maggiore rispetto agli altri avversari perché giochiamo nel campionato Élite e questo ha fatto la differenza. C’erano quattro giocatori del 2002, c’è stata poca competizione e l’unico gol l’abbiamo preso in finale sul 5-0, ne abbiamo fatti circa quaranta in tutto il torneo.
– Cosa ritiene che la manifestazione abbia insegnato ai ragazzi?
Per quanto riguarda la nostra squadra la “Coppa Capodanno” ha insegnato che comunque per avere risultati bisogna sempre lottare e dare il meglio anche in queste partite, perché anche se i ragazzi sono superiori se non danno quello che devono dare poi non ottengono i risultati. Si sono calati bene nella parte pur essendo una squadra giovane.
– Com’è organizzato il settore giovanile nella sua società?
L’ASD Carbonia è da anni una società abbastanza conosciuta in Sardegna, purtroppo nella città c’è una grossa crisi e lo stesso si sta verificando nel calcio. Stiamo cercando di sfruttare il settore giovanile e prendere il meglio che c’è in zona, già dalle categorie Piccoli Amici e Pulcini, per porre le basi del futuro della prima squadra fin dalla primissima età. La società ci tiene a fare il campionato Élite sia per i Giovanissimi sia per gli Allievi, anche se non è facile perché ci sono le squadre più forti della Sardegna con trasferte a Cagliari, Sassari e Alghero. La prima squadra gioca con sette-otto fuoriquota, addirittura a volte giocano dei ’99 che sono molto bravi e questo fa capire quanto cerchi di utilizzare le risorse del settore giovanile
