FIGC SARDEGNA

LEGA NAZIONALE DILETTANTI

Civitas Tempio: il calcio è un mezzo per educare i ragazzi

A Tempio Pausania c’è una società relativamente nuova (fondata nel 1990) che sta espandendo le proprie attività e che conta il maggior numero di iscritti nelle varie categorie giovanili.

Si tratta della Civitas Tempio, nata per sviluppare l’attività di base come società satellite dell’US Tempio e negli anni diventata la prima scuola calcio riconosciuta dalla FIGC della zona. Il presidente, Salvatore Scano, racconta i progressi della squadra e la sua filosofia.

– Com’è stato fondato il club?

Negli anni Ottanta l’US Tempio aveva l’esigenza di una squadra satellite per far giocare i giovani, ci siamo fatti carico di quest’iniziativa e con un gruppo di amici abbiamo costruito la prima scuola calcio a Tempio. Abbiamo iniziato con i bambini dai 5 a 10 anni con l’attività di base, poi è stata data un’impostazione diversa, prevalentemente socio-educativa, per sviluppare lo spirito di partecipazione e socializzazione. Non ci sono né stipendi né rimborsi, l’obiettivo è quello di vivere il calcio come uno sport e un divertimento più che un lavoro.

– Qual è l’organizzazione attuale della società?

La prima squadra gioca in Seconda Categoria ed è alla sua prima stagione nei tornei non giovanili. Fino alla stagione 2013-2014 infatti esisteva soltanto il settore giovanile per il calcio a 11, poi da settembre 2014 è nata una squadra di calcio a 5, che attualmente gioca in Serie D ed è al suo secondo anno di attività. Per mancanza di numeri per ora non abbiamo attivato il settore giovanile nel calcio a 5, ma c’è l’intenzione di istituire nel 2016 il centro provinciale, assieme al contributo della federazione, per poterci espandere anche in questo settore.

– Come vi siete avvicinati al calcio a 5?

La federazione mostrava attenzione e interesse per poter attivare anche questa disciplina. Abbiamo deciso di aderirvi sempre seguendo il nostro progetto, nel quale i giovani si mischiano con gli adulti con le stesse finalità. Siamo partiti in ritardo per poi crescere nel corso della stagione, raggiungendo i play-off con le prime sei pur non avendo una squadra costruita per vincere il campionato. Abbiamo fatto quello che potevamo e ci siamo divertiti, raccogliendo un risultato importante in un’esperienza decisamente interessante.

– Quali sono i progetti principali del club?

Per noi il calcio è un mezzo, nel rispetto di regole e disciplina federali. L’attività calcio è un mezzo attraverso il quale ci prefiggiamo di raggiungere gli obiettivi dello sport, soprattutto socio-educativi, abituiamo i nostri ragazzi al rispetto delle regole, dell’ordine e della puntualità. L’aspetto principale è preparare i ragazzi a rispettare le regole ed essere gli adulti di domani, poi se viene fuori il campioncino che diventa professionista ben venga, ma non è il nostro obiettivo.

– Che risultati ha ottenuto di recente?

Nell’ultimo anno abbiamo portato i ragazzi di cinque categorie (75 giocatori) in Spagna, a Barcellona, per un trofeo internazionale al quale hanno partecipato 170 squadre, eravamo la società più numerosa e ci siamo distinti per il comportamento e l’organizzazione. Abbiamo un accordo con la federazione per la festa finale della categoria Piccoli Amici, intitolata a Stefano (verificare nome con Salvatore Scano), organizzata per superare le difficoltà psicologiche della famiglia e dei ragazzi e vivere un momento di festa per mettere insieme il divertimento e l’educazione sportiva, dando così un contributo contro la violenza sui minori. Inoltre facciamo un album di figurine con tutti i ragazzi e tutte le squadre delle categorie, per raccontare chi siamo e cosa facciamo mandando dei messaggi alle famiglie.

– Oltre alla festa finale della categoria Piccoli Amici organizzate anche altri eventi?

Abbiamo raccolto e rilanciato il Trofeo Muzzetto, concepito come momento di festa che raccoglie un numero significativo di persone. La nuova formula raccoglie ottocento persone nella giornata finale dove tutte le categorie si affrontano, è una festa molto bella all’insegna dell’educazione. Interessa tutte le categorie giovanili, dai Piccoli Amici agli Allievi, dura quindici giorni al termine della stagione sportiva con i triangolari di qualificazione per ogni categoria, ogni giorno si qualifica una squadra per le semifinali e nella giornata finale si giocano le partite conclusive, in quattro campi contemporanei per i più piccoli e con il campo intero per le categorie di età superiore. Offriamo un pranzo e un rinfresco coinvolgendo i ragazzi per farli socializzare un’intera giornata. è un modo nuovo di vivere il torneo all’insegna dell’educazione sportiva, cercando di far emergere i valori della socializzazione. Il vecchio torneo è nato oltre trent’anni fa (sono state fatte trentaquattro edizioni) ma aveva perso interesse rispetto all’inizio nel quale c’era un pubblico di 2500-3000 persone, è stato riconcepito e ridisegnato in chiave moderna per seguire i bambini e quella del 2015 è stata la settima edizione organizzata dalla nostra società.

Volete raccontare la storia della vostra società? Scriveteci a comunicazione.figcsardegna@gmail.com

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