Finisce con la doppia vittoria della rappresentativa Umbria giovanissimi e allievi il primo Memorial Tino Carta (Rappresentativa Sardegna seconda e Cagliari terzo nella classifica finale), con il successo della rappresentativa della provincia di Cagliari (che ha avuto la meglio su Torres e rappresentativa del Centro Sardegna) il triangolare femminile e con i titoli regionali di calcio a 5 di Club San Paolo (giovanissimi) e Norbio (allievi) la speciale giornata per l’intitolazione del Centro di Formazione Federale di Sa Rodia a Tino Carta.
E’ stato bello vedere tutto il Centro occupato da attività federali, dalle rappresentative al femminile fino al calcio a 5. Un modo per ricordare come Sa Rodia sia davvero, oltre alla posizione, oltre all’idea, davvero centrale nel calcio isolano. Sia un posto inclusivo, aperto, dedicato al pallone nelle sue forme e nei suoi colori, proprio come voleva, insieme al Comitato Direttivo, al presidente Delpin, anche Tino.
Un giorno lunghissimo questo 25 aprile 2016, che chiudeva un ponte di calcio, che ha avuto il suo momento più toccante proprio intorno a mezzogiorno e mezzo, quanto è stata scoperta la roccia intitolata al vicepresidente vicario, dopo alcuni brevi discorsi del nostro Presidente Andrea Delpin (che riportiamo a fine cronaca), della moglie Sandra e dei sindaci di Oristano e Tempio e la benedizione di monsignor Zedda.
Ora il Centro federale oristanese ha un nome proprio, ovvero quello di chi lo aveva fortemente voluto. Un peso importante, la responsabilità di riuscire a percorrere la strada delineata anche dalle parole e dai pensieri di Tino perfettamente riassunte, tra il serio e l’ironico (forse anche amaro), nel suo libro “Tentenna e temporaleggia”. Sicuramente la sua presenza si respira in ogni angolo, tra atleti di ogni età che rincorrono sogni a forma di pallone. Tra dirigenti che compilano le liste a genitori che applaudono e incoraggiano i figli. C’è tanto di Tino a Sa Rodia.
Ricordo di Tino Carta
Un UOMO che ha curato ogni minimo dettaglio della sua vita, un uomo con un onestà morale illimitata . …amico, marito e padre esemplare , nonno, insegnante, collezionista, informatico, meccanico, persino barista, scrittore, musicista, calciatore, centaurista, allenatore, dirigente federale ecc ecc …
Sono alcune delle attività che lui svolgeva abitudinariamente. Buona parte di questi ruoli li aveva fatti suoi in maniera autarchica, un autodidatta, era un artista con la leggera pazzia che contraddistingue chi come lui aveva l’intelligenza superiore alla media. Un uomo diretto, mai ipocrita.
Galante e rispettoso delle donne, soprattutto con la sua adorata Sandra, e degli amici e colleghi che metteva sempre a proprio agio con la sua battuta in gallurese.
Affettuoso e premuroso con i suoi ex allievi, sempre e comunque a loro disposizione.
Su professó. …come lo chiamavo affettuosamente é stato un personaggio di grande spessore e di grande carisma, le sue amicizie erano variegate, dal pastore al bancario, dal pescatore all’artigiano, dall’insegnante al libero professionista per lui tutti erano degni di ricevere la sua attenzione e a tutti rubava qualcosa.
Amava Tempio, la Gallura e i galluresi in modo spasmodico…. chi era Tino Carta lo capivi passeggiando con lui per le vie di Tempio. Con tutti aveva parole buone intercalate con il classico “ masciò” .
Nelle riunioni del Direttivo Tino è sempre stato prodigo di contributi creativi ed innovativi. Era il più convinto sostenitore della realizzazione del Centro federale di Sa Rodia nel quale sognava di spendere molto tempo per i giovani e con i giovani.
Caro Tino, ora il tuo Centro federale è una realtà , non più un sogno, e per essere sicuri che nessuno nella storia calcistica che verrà possa dimenticarsi di Tino Carta te lo abbiamo intitolato scolpendo il tuo nome nella roccia gallurese che testimonierà per sempre il tuo operato nel mondo calcistico regionale.
“di lusso” Tinareddu
Il Consiglio Direttivo del CR Sardegna LND
