FIGC SARDEGNA

LEGA NAZIONALE DILETTANTI

Centro Federale Territoriale, Sa Rodia polo d’eccellenza del calcio giovanile

E’ stato inaugurato oggi  il Centro Federale Territoriale della FIGC presso i campi di Sa Rodia (Oristano), uno dei poli territoriali di eccellenza per la formazione tecnico-sportiva di giovani calciatori e calciatrici di età compresa tra i 12 e i 14 anni.
Si parte contemporaneamente al primo Centro Federale Territoriale allo Stadio ‘Bruno Buozzi’ di Firenze, oltre che a Udine e Bari, le altre città coinvolte nel progetto.
Il motore di questo progetto è il Settore Giovanile e Scolastico, coordinato in Sardegna da Mauro Marras, con il prezioso supporto del Comitato Regionale Sardo presieduto da Andrea Delpin.

Oggi è l’inizio di una nuova avventura all’insegna della formazione, dedicata alle giovani promesse del calcio e anche la Sardegna ha il suo polo di eccellenza per valorizzare le attività di settore giovanile e per offrire una grande opportunità di miglioramento a tutto il sistema calcio sardo.
A Oristano il Centro Federale di Sa Rodia è già da tempo sede di numerose gare, anche di alto livello, e manifestazioni che hanno coinvolto, con successo, sia ragazzi delle società calcistiche sia studenti, con uno scopo sociale ed educativo. Ma ora si dà inizio ad attività tecnico-formative targate Figc: gruppi composti da venticinque ragazzi e ragazze individuati dal tecnici della Federazione in sinergia con le società non professionistiche con le quali sono tesserati, seguiti da allenatori qualificati della FIGC, hanno l’occasione di partecipare ad un programma di attività settimanale (ogni lunedì), messo a punto dal settore tecnico federale.

Lo scopo è fare intraprendere un percorso di livello tecnico e formativo efficace, che aiuti i giovani a crescere e a migliorare le performance, per potere così offrire alle società professionistiche e alle nazionali giovanili elementi sempre più preparati e forti.
Il primo allenamento è fissato proprio oggi, lunedì 29 febbraio, contemporaneamente all’incontro di presentazione, ospitato questo pomeriggio dalla Sala Convegni dell’Hostel Rodia, adiacente al Centro, in cui hanno presenziato i relatori Michele Uva (Direttore Generale FIGC) , Guido Tendas (Sindaco di Oristano), Andrea Delpin (Presidente CR LND Sardegna), Mauro Marras (Coordinatore SGS Sardegna), Claudia Firino (Assessore regionale Cultura-Sport) e Gianfranco Fara (presidente regionale Coni)

Come ha spiegato Michele Uva, “sarà come il più grande investimento della Federcalcio dai tempi della costruzione del Centro tecnico di Coverciano, nel 1959″. Stiamo parlando di 8,7 milioni di euro (entro il 2020) che produrranno a regime 200 Centri Federali Territoriali, sparsi da Nord a Sud, isole comprese. L’obiettivo è “il lungo periodo, ovvero lavorare su dei valori che possano fare la forza e la riuscita del programma. Si punterà all’educazione dei genitori, al limitare l’abbandono dell’attività agonistica dei ragazzi, che colpisce a tredici e diciassette anni e sulla figura di educatori dei tecnici”.

Emozionato Mauro Marras, coordinatore organizzativo del CFT: “Siamo di fronte a una svolta epocale nel percorso di crescita dei ragazzi, ma non scenderemo a compromessi sull’educazione e sul principio aggregativo. Non vogliamo sviluppare fenomeni quanto far innamorare i giovani della nostra disciplina”.

Per il presidente del CR Sardegna Andrea Delpin Sa Rodia oramai è pronta per il salto di qualità: “In questi anni abbiamo costruito un sogno con tanti sacrifici grazie all’impegno di tutti, dalla Federazione alle amministrazioni locali e regionali. La parola che mi piace ricordare è ‘insieme’ a conferma che con il contributo di più attori si possano davvero realizzare i progetti anche in tempi di crisi. Sa Rodia è un esempio e avere un CFT è come una ciliegina sulla torta”

La novità di questo approccio sta anche nel fatto che per la prima volta si punta anche all’universo femminile, per cercare di chiudere il gap che separa l’Italia dal resto del primo mondo calcistico. Non mancherà l’aspetto socioculturale nella formazione dei giovani calciatori, tenuti a seguire un codice etico e di comportamento, allargato a genitori e società.
IL PERCORSO DI MATURAZIONE PROGRAMMATO. In questo percorso educativo, i calciatori potranno passare dai CTF alle Rappresentative Regionali U15 maschile e femminile, con i migliori che saranno poi destinati alle Nazionali di categoria. Si è pensato a un format che prevede un programma settimanale (lunedì di lavoro), di durata stagionale (9 mesi), con 100 ragazzi e ragazze per ogni centro (reclutati in un raggio di 40 chilometri), che saranno forniti di un kit di abbigliamento federale. Ogni Centro sarà il punto di riferimento di circa 40 società del territorio (in questo caso Marghine, Mandrolisai e Oristanese), a cui apparterranno i giovani selezionati. Le sedute di allenamento comprenderanno lo sviluppo delle qualità tecniche individuali, con applicazione di situazioni di gioco. La Federcalcio poi vuole andare oltre: sulla stessa falsariga è in progettazione un’operazione simile dedicata al Futsal.

Il piano federale prevede in Italia il coinvolgimento di 1200 tecnici qualificati, di 10 mila arbitri, di 200 dirigenti, con 30mila ore di lavoro sul campo, con ragazzi e ragazze tra i 12 e i 14 anni. In 10 anni la Figc conta di monitorare quasi 850mila calciatori/calciatrici, 110 mila dei quali saranno passati attraverso in propri Centri. Uno sforzo mai tentato prima, che parte da una realtà importante, visto che un quinto dei giovani italiani tra i 5 e i 16 anni è già tesserato per la Figc.

 

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